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Cessioni Intra UE: cosa cambia da gennaio 2020

Il 1° gennaio 2020 entrerà in vigore la Direttiva Europea in tema di scambi intracomunitari (2018/1910/UE). Scopo della direttiva è quello di disciplinare in maniera precisa la non imponibilità Iva nel caso di scambi di beni tra stati e di dimostrare che i beni in questione sono stati spediti e trasportati in due paesi membri e tra due soggetti IVA.

In quest’ottica il numero identificativo Iva assume quindi valore sostanziale e non più meramente formale.

Le cessioni saranno quindi considerate non imponibili se:

1. I beni sono ceduti ad un altro soggetto passivo di un altro stato membro.

2. E’stato fatto correttamente l’invio dei dati tramite la procedura INTRASTAT.

3. Il destinatario, che deve essere un operatore economico, deve aver comunicato al cedente il proprio codice identificativo iva.

In particolare il codice identificativo iva deve essere stato obbligatoriamente validato dal sistema elettronico VIES, la cui iscrizione diventa obbligatoria.

Se questi requisiti non sono rispettati la fattura dovrà necessariamente essere emessa con IVA ordinaria.

Ricordiamo che in Soraia è a disposizione la funzione per controllare immediatamente la validità della partita iva già in fase di inserimento anagrafica cliente/fornitore, esiste infatti la funzione ‘check partita iva online’ che esegue il controllo di validità tramite il servizio VIES.