
Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (Cci): le novità
Dal 15 luglio 2022 è operativo il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (Cci): vi siete adeguati? Facciamo un po’ di chiarezza.
Lo scorso luglio si è concluso lungo percorso di modifiche e di rinvii del Codice della crisi d’impresa; più precisamente il 15 luglio era termine ultimo per il recepimento della direttiva UE n. 2019/2013 Insolvency.
La definizione degli assetti organizzativi delle imprese e la codifica di quelli che possono essere i segnali d’allarme (come previsto dal codice della crisi di impresa) hanno lo scopo di prevenire la crisi aziendale e pertanto dovranno essere aggiornati ogni 3 anni.
Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (Cci): le principali novità
Le principali novità introdotte dal decreto correttivo hanno disposto che tutte le imprese individuali, societarie e collettive debbano dotarsi di un insieme minimale di misure anti-crisi, definite “adeguate misure” per le imprese individuali e “adeguati assetti” per le societarie/collettive, che permettano (obbligatoriamente) di:
1) di rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale, economico e finanziario;
2) verificare la non sostenibilità dei debiti e l’assenza di prospettive di continuità aziendale per i successivi 12 mesi; (verificare la presenza di segnali di allarme come debiti per retribuzioni scaduti da almeno 30 giorni pari a oltre la metà dell’ammontare complessivo mensile delle retribuzioni stesse; debiti verso fornitori scaduti da almeno 90 giorni di ammontare superiore a quello dei debiti non scaduti; esposizioni scadute o sconfinate nei confronti delle banche e degli altri intermediari finanziari scadute da più di 60 giorni purché rappresentino complessivamente almeno il 5% cento del totale delle esposizioni);
3) verificare la presenza di una o più esposizioni previste dall’art. 25-novies, comma 1 del Ccii (ovvero segnalazioni dei creditori pubblici qualificati).
4) ricavare le informazioni necessarie per la verifica della perseguibilità del risanamento di cui alla disciplina della composizione negoziata.
Responsabili della realizzazione delle misure di cui sopra sono imprenditore ed amministratori.
Come possono le imprese verificare i requisiti sopra disposti? Dotandosi di software innovativi capaci di monitorare in modo attento e automatico lo stato di salute dell’impresa. Ricordiamo che in E2000 esistono numerosi strumenti che permettono di verificare il reale andamento aziendale, come l’analisi finanziaria e il controllo di gestione.