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Cosa bolle in pentola: fattura elettronica, presto un obbligo europeo?

In Italia l’adempimento telematico della fattura elettronica sarà quasi sicuramente esteso, entro il prossimo triennio, anche a tutte quelle categorie di contribuenti che fino ad ora erano stati esonerati, come ad esempio i regimi forfettari.

Il motivo di questa estensione generalizzata dell’obbligo telematico è il primo passo per quello che quasi sicuramente sarà un progetto di più ampio raggio.
Attualmente, infatti, l’Italia è il solo paese delle comunità europea che ha adottato l’obbligo della fatturazione elettronica; sembra però che a breve le cose potrebbero cambiare.
Alcune testate giornalistiche di rilievo hanno diffuso la notizia che la fatturazione elettronica sia un argomento al vaglio di Bruxelles.
Nell’Unione Europea esiste già infatti la fatturazione elettronica (prevista già dal 2019) per gli appalti pubblici e negli ultimi anni in UE è iniziata una vera e propria operazione di aggiornamento del sistema IVA che ha introdotto delle novità, alcune già in vigore, come ad esempio le nuove regole relative alle vendite a distanza intra-UE nei confronti dei consumatori che utilizzano il nuovo Regime One Stop Shop (conosciuto come OSS).

Va considerato poi che l’attuazione dei singoli PNRR potrebbe spingere altri Paesi, oltre l’Italia, ad introdurre un sistema telematico di fatturazione obbligatoria e, anche per questo motivo, la Commissione Europea vorrebbe uniformare la gestione ed evitare troppe “frammentazioni nazionali” del sistema di fatturazione (il rischio principale è che queste potrebbero risultare tra loro incompatibili).

In considerazione di ciò, sembra probabile che a breve ci sarà una direttiva di digitalizzazione dell’IVA che dovrebbe basarsi essenzialmente su quattro punti:
• obbligo di fatturazione elettronica;
• conseguente digitalizzazione della Dichiarazione IVA;
• nuovo trattamento IVA per le piattaforme digitali;
• registrazione unica europea per l’IVA.

Entro la fine del 2021 sembra sia prevista una consultazione pubblica su queste tematiche e nel 2022 dovrebbe arrivare l’effettiva proposta di direttiva.
Attendiamo i futuri sviluppi…