Credito per investimenti in beni materiali e immateriali 4.0
Al fine di assicurare “una maggiore stabilità delle misure, garantendo alle imprese un respiro di medio lungo periodo”, l’AdE ha disposto la proroga, con rimodulazioni, del credito di imposta per gli investimenti di beni strumentali inclusi negli allegati A e B già annessi alla L. 232/2016 (circolare AdE 14/E/2022 comma 44).
Credito di imposta per gli investimenti di beni strumentali: le aliquote
Con le nuove specifiche, alle imprese che effettuano investimenti in beni materiali 4.0 dal 01.01.2023 al 31.12.2025 (ovvero al 30.06.2026 su prenotazione), spetta un credito d’imposta con le seguenti aliquote e massimali:
- 20% del costo di acquisizione del bene, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 10% del costo di acquisizione del bene, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
- 5% del costo di acquisizione del bene, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro;
- 5% del costo di acquisizione del bene, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro (investimenti inclusi nel PNRR e diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica).
La circolare 14/E/2022
Nella circolare 14/E/2022 l’Agenzia delle entrate precisa inoltre che “il plafond previsto per gli investimenti in beni strumentali materiali compresi nell’allegato A sia da intendersi riferito alla singola annualità e non all’intero triennio”.
Il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali immateriali 4.0 sul triennio 2023/2025 (in base alle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2022 al comma 1058 e in base ai nuovi commi 1058-bis e 1058-ter dell’articolo 1 L.178/2020) è previsto:
- per investimenti effettuati dal 16.11.2020 al 31.12.2023, ovvero al 30.06.2024 su prenotazione, credito del 20% del costo di acquisizione del bene entro un massimale annuo di un milione di euro (comma 1058);
- per investimenti effettuati dal 01.01.2024 al 31.12.2024, ovvero al 30.06.2025 su prenotazione, credito del 15% del costo di acquisizione del bene entro un massimale di un milione di euro (comma 1058-bis);
- per investimenti effettuati dal 01.01.2025 al 31.12.2025, ovvero al 30.06.2026 su prenotazione, credito del 10% del costo di acquisizione del bene entro un massimale di un milione di euro (comma 1058-ter).
Per quanto concerne gli investimenti in beni immateriali 4.0 effettuati dal 01.01.2022 al 31.12.2022 ovvero al 30.06.2023, il D.L. 50/2022 (c.d. Decreto Aiuti), prevede l’incremento di aliquota dal 20% al 50%.
L’Agenzia ricorda infine che sono sempre agevolabili le spese per servizi sostenute in relazione all’utilizzo dei beni immateriali 4.0 mediante soluzioni di cloud computing, per la quota imputabile per competenza.