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tipi di codici a barre

Quanti tipi di codice a barre esistono?

Il codice a barre è una tecnologia ormai indispensabile per l’identificazione e la tracciabilità dei prodotti. È presente su tutti i prodotti che acquistiamo, dai generi alimentari ai farmaci, dai libri ai vestiti. Ma quanti tipi di codice a barre esistono?

La risposta è: tanti! Esistono diversi tipi di codici a barre, ognuno con le sue caratteristiche e funzionalità. I codici a barre lineari, ad esempio, sono i più comuni e sono utilizzati per identificare i prodotti in ambito commerciale. I codici a barre bidimensionali, invece, possono contenere più informazioni e sono utilizzati in ambiti più specialistici, come la logistica o la medicina.

Codice a barre: struttura

Il principio dei codici a barre è sempre quello di una alternanza opportunatamente codificata di barre nere e bianche.
Nel tempo si sono sviluppati codici a barre che oltre alla linearità orizzontale sfruttano anche quella verticale diversificando così i codici a barre “lineari” da quelli “2D”.
I codici 2D permettono di includere più dati rispetto al codice a barre lineare (ad esempio EAN-13) come data di scadenza, numero di lotto o numero di serie, ma anche link per collegamenti a pagine web con informazioni varie, foto e video dei prodotti, ecc.

In questo articolo, vedremo quali sono i principali tipi di codice a barre, che sono supportati da E2000, e vedremo come funzionano.

E2000 consente di inserire i codici a barre forniti dai produttori e di generare etichette o altri report per permetterne l’utilizzo mediante lettori bar code.

Tipi di codici a barre

EAN13 – EAN8

Il codice a barre più comune è il codice EAN che tipicamente marchia un po’ tutti i prodotti che troviamo al supermercato. Può essere di tipo EAN8 o EAN13.
Permette di indicare solo numeri. L’EAN8 è composto da 7 caratteri più il check digit (appunto 8 caratteri numerici). L’EAN13 sono 12 + 1 check digit.
Il check digit è un carattere non usato per rappresentare i dati ma come carattere di controllo che garantisce la sicurezza della lettura.
Nell’EAN13, le prime due cifre identificano la nazione del produttore (in italia=80 o 81), 5 caratteri indicano il produttore (il quale si fa assegnare il suo codice da un organismo nazionale GS1 Italy); seguono 5 caratteri che identificano il prodotto ed il check digit, ovvero un codice di controllo che viene calcolato tramite uno specifico algoritmo.

INTERLEAVED

Fra i codici numerici troviamo poi il 2/5 Interleaved.
Interleaved significa interlacciato, intercalato: le cifre sono infatti a due a due “incastrate” fra di loro (5 barre per la prima cifra e 5 spazi per la seconda). Ne consegue che il numero di cifre che può contenere è sempre pari, anche se variabile a piacere.
Meno conosciuto ma molto usato permette di stampare codice a barre con lunghezza variabile e non essere vincolati a 8 o 13 caratteri.
Molto affidabile è spesso usato per identificazione imballaggi ed imballi multipli.

CODE39 e CODE128

Volendo riportare dei codici anche con lettere si può usare il codice di tipo CODE39 (speso identificabile perché inizia e finisce con *) e CODE128.

Il CODE39 è stato il primo codice a barre, di libero uso, con codifica alfanumerica (lettere maiuscole) e qualche segno d’interpunzione. E’ il codice a barre alfanumerico più diffuso e più compatibile con i lettori anche datati data l’elevata tolleranza degli errori.

Il CODE128 permette un’elevata densità di dati (numerici), la codifica di caratteri alfanumerici, ed una buona affidabilità.

Ci sono poi i codici 2d in cui il codice a barre si sviluppa anche in verticale.

PDF417

ll PDF417 è un codice 2D basato su codici a barre impilati.  I caratteri utilizzati sono codificati in parole di codice. Una parola in codice è composta da 17 moduli, ciascuno composto da 4 tratti e 4 spazi vuoti.

Un esempio è quello che trovate sulla base di qualunque bollettino di conto corrente postale.

Questi codici sono più delicati ma hanno il vantaggio di poter contenere molti caratteri in piccolo spazio.

DATAMATRIX E QRCODE

Il DATAMATRIX codice bidimensionale costituito da un insieme di celle in bianco e nero o in colori chiari e scuri con forte contrasto, disposte secondo uno schema quadrato. Le informazioni che possono essere codificate possono essere date testuali o stringhe di comandi, la quantità di dati che il DATAMATRIX può codificare varia da pochi bytes fino a 2335 caratteri alfanumerici, a 3116 caratteri numerici e fino a 1556 bytes. I codici Datamatrix sono conformi allo standard ISO/IEC 16022 e possono codificare i dati solo con caratteri alfanumerici e numerici.
il QRCODE è un codice bidimensionale a matrice o codice a risposta rapida, composto da celle bianche e nere o di colori diversi, con un elevato contrasto, contenute in uno schema quadrato o a griglia. Può includere informazioni con dati numerici e/o di testo.
I codici QR sono conformi alla norma internazionale ISO/IEC 18004.
A seconda della quantità di celle del codice, la sua lunghezza potrà variare.
In termini di dimensioni, i codici Datamatrix sono più piccoli dei QR code e sono gli unici codici a barre bidimensionali approvati GS1 per articoli sanitari regolamentati e per applicazioni aerospaziali ed automobilistiche.